Dioniso e Papposileno rivelati al pubblico nella sede di Palazzo Altemps a Roma

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Ministero per i Beni e le Attività Culturali
SOPRINTENDENZA SPECIALE PER I BENI ARCHEOLOGICI di ROMA
Fondazione Sorgente Group
Istituzione per l’Arte e la Cultura

COMUNICATO STAMPA

Dioniso e Papposileno rivelati al pubblico nella sede di Palazzo Altemps a Roma

Due capolavori dell’arte antica, di proprietà della Fondazione Sorgente Group, vengono presentati nella Sala della Collezione Mattei del Museo Nazionale Romano, con un suggestivo allestimento espositivo. La statua di Dioniso dal malinconico sorriso e la maschera di Papposileno dal ghigno beffardo rivelano per la prima volta il loro fascino misterioso nella sede del Museo Nazionale Romano in Palazzo Altemps a Roma. L’incredibile maschera dell’essere semiferino di età ellenistica, recuperata dal fondo del mare, dopo aver peregrinato per l’Europa, viene presentata al pubblico nel nostro Paese insieme alle delicate fattezze della scultura di Dioniso, nel mito signore della fertilità e dell’ebbrezza, che è qui rappresentato con un malinconico sorriso. Tanto la maschera bronzea di sileno (risalente al I secolo a.C.), che la statua del dio, Bacco nel mondo romano, Dioniso in quello greco, (realizzata in un’officina romana ai tempi dell’imperatore Marco Aurelio intorno al 180 d.C.) sono sempre state custodite in dimore di privati, in varie parti del mondo. A partire dal 16 aprile, invece, questi due capolavori dell’arte antica saranno mostrati al pubblico nella sede del Museo Nazionale Romano in Palazzo Altemps a Roma. La maschera di Papposileno è considerata un unicum nella produzione artistica greco-romana. Raffigura un satiro, un essere semi-ferino; nella storia del teatro drammatico greco è il sileno più anziano (questo è il significato del suo nome) e il più saggio del corteggio dionisiaco, infatti a lui fu affidato il piccolo Dioniso. Papposileno vive nei boschi, detesta la società civilizzata e partecipa a cortei e a banchetti, cantando con voce melodiosa. La maschera, ritrovata in mare, come risulta dalle concrezioni di superficie non interamente eliminate dalle precedenti puliture, è appartenuta alla collezione di Joannes Behrens di Brema dalla fine dell’800 e poi venduta ad un collezionista privato di Berlino. È entrata in Italia grazie all’acquisto della Fondazione Sorgente Group. La scultura di Dioniso in marmo bianco italico a grana fine, invece, era di proprietà di una famiglia romana fin dal 1900. Sottoposta a decreto di notifica dalla Soprintendenza archeologica di Roma, poiché dichiarata di notevole interesse storico e artistico, è stata poi acquistata e restaurata nel 2009 dalla Fondazione Sorgente Group. L’allestimento espositivo è stato realizzato nella Sala della Collezione Mattei, di recente riaperta al pubblico. Le più importanti raccolte storiche di scultura antica presenti nel rinascimentale Palazzo Altemps sono le Collezioni Ludovisi e Altemps, che comprendono capolavori dell’arte, quali il Trono Ludovisi, i gruppi del Galata suicida e di Oreste e Elettra e la scultura di Giunone, amata da Goethe. Su questi marmi si formò la critica estetica del Winckelmann. La Fondazione Sorgente Group, Istituzione per l’Arte e la Cultura, istituita nel 2007, svolge principalmente attività di ricerca, valorizzazione e promozione della propria collezione d’arte, sia a livello nazionale che internazionale. È proprio nell’ambito di questa filosofia culturale che la Fondazione ha finanziato l’acquisto delle due opere ed il restauro del Dioniso, sotto la sorveglianza della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma.

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